domenica 23 gennaio 2011

Donne

Negli occhi hanno gli aereoplani
per volare ad alta quota
dove si respira l'aria e la vita non è vuota.


Non so voi, ma in questi giorni sentendo le notizie al telegiornale che ormai parla soltanto di quello, io come donna mi sento offesa e indignata. Ma come possono le donne accettare un simile trattamento e una simile "non considerazione"? Soprattutto perché non sono quelle "dolci" ragazze le donne vere. Sono solo stereotipi (purtroppo) che la televisione fa passare ogni giorno come modelli da seguire. Dobbiamo essere noi a dire no a certe cose, dobbiamo essere noi le prime a dire basta a questo carnevale dell'indecenza. Non dobbiamo e non possiamo aspettare che lo facciano altri per noi, soprattutto gli uomini. Le donne non sono quelle che partecipano a quel genere di feste, o almeno non sono solo quelle. Le donne sono quelle che tutte le mattine, nel bene e nel male, allegre o malinconiche, riposate o più stanche del giorno prima, si alzano, lavorano, mandano avanti le loro case, danno al mondo i loro figli, li crescono e soprattutto li educano; amano, soffrono, piangono e ridono, si fermano, cadono ma si rialzano, si rimboccano le maniche e costruiscono un altro pezzetto del loro mondo e ne inventano di nuovi.
Le donne, le donne vere, sono quelle che con dignità affrontano ogni giorno della loro vita e con dignità non
si piegano a certi tipi di ricatto. Le donne, quelle vere, siamo noi e diciamo no a tutto questo schifo.

Le donne lo sanno
che niente è perduto
che il cielo è leggero
però non è vuoto
le donne lo sanno
le donne l'han sempre saputo.

giovedì 20 gennaio 2011

The great pretender

Basterebbe che tu prendessi un aereo oppure che io prendessi un aereo. Basterebbe che tu mi amassi un po’ di più ed io un po’ di meno. Basterebbe che il telegiornale desse almeno una notizia interessante e che i politici facessero il loro mestiere. Basterebbe che il mondo si mettesse al rovescio e che le distanze si accorciassero. Basterebbe credere di più in noi stessi e fidarci del nostro istinto. Basterebbe che ci fosse meno egoismo e più attenzione per gli altri. Basterebbe che tutti potessero esprimere la propria opinione senza vergognarsi di dire ciò che si pensa o di essere quello che si è. Basterebbe che ognuno di noi accettasse la vita in tutte le sue sfaccettature, anche quando ci mette di fronte a prove difficili. Basterebbe che tu entrassi da quella porta un po’ più spesso e qualcun altro invece un po’ meno. Basterebbe abbassare il tono della voce e rimanere un attimo ad ascoltare chi sta cercando di dirci qualcosa di importante. Basterebbe imparare a sorridere di più, a prenderci un po’ meno sul serio e a guardare le cose sempre dal punto di vista migliore. Basterebbe spegnere più spesso la tv e accendere il cervello: potremmo scoprire che funziona davvero. Basterebbe aprire un libro per bambini per immaginare un mondo che non c'è e sperare di poterlo avere un giorno. Basterebbe che mi dessi un abbraccio la sera quando fa tanto freddo e quando gli incubi vengono a portarmi via i sogni. Perché la mia stanza, per quanto piccola, di notte diventa sempre troppo grande.

Oh yes, I’m the great pretender.
Pretending I’m doing well.
My need is such,
I pretend too much.

N.B.: devo scusarmi con voi se i miei post alla fine risultano sempre essere degli elenchi. E’ retaggio di “Vieni via con me”, programma che ho amato moltissimo. E volevo aggiungere che, a dispetto di ciò che può emergere dai miei post, in realtà sto vivendo un momento bello della mia vita e sono, se non proprio felice, serena.


venerdì 14 gennaio 2011

Ho scelto di scegliere

A quattordici anni ho scelto di iscrivermi al liceo scientifico, e non a quello classico come voleva mio padre. Qualche anno più tardi mi sono iscritta a Scienze politiche piuttosto che ad una Facoltà medica o para-medica come avrebbe voluto mia madre (ma se svengo a vedere il sangue!). Pochi mesi fa, ho scelto di iscrivermi alla laurea magistrale non perché "tanto non si trova lavoro in questo momento", ma perché non mi sentivo ancora abbastanza formata per poter iniziare a lavorare. Ho scelto di fare domanda per l'Erasmus perché adesso sono veramente pronta a farlo, e non perché "si deve fare". Ho scelto di fare volontariato perché credo che anche io nel mio piccolo posso fare qualcosa per gli altri.
Passando dalle grandi alle piccole scelte, ho deciso di non andare con il mio gruppo di soliti amici a vedere Harry Potter ed Eclipse. Ho scelto di non registrarmi su facebook solo perché tutti continuano a dirmi di farlo. Ho scelto il rosa per il mio pigiama e il verde per la mia stanza perché mi sembra ci sia più luce. Ho scelto di tagliarmi i capelli per cambiare un po', anche se mi stanno male perché ho il viso troppo rotondo, stile palla. Ho deciso che a luglio per il matrimonio di mia sorella, metterò le mie solite ballerine raso terra, evitando di fare scivoloni sulla cera con un tacco 12 solo per sembrare più “femminile”. Ho sempre scelto le felpe perché sono più comode e meno impegnative per il lavaggio. Ho scelto di cantare nel coro della parrocchia anche se, devo ammetterlo, sono un po' stonata, perché mi piace manifestare in quel modo la mia fede. Ho deciso che la tazzina arancione per il caffè è mia perché mi piace e basta, voi usate pure le altre.
E alla fine ho scelto di scegliere io cosa è giusto per me anche per quanto riguarda l’amore. E ho scelto l'amore che provo, non quello “giusto” per gli altri. Perché anche se è complicato, assurdo e direi decisamente impossibile, il mio è un sentimento sincero e di conseguenza è l’amore più giusto per me.

lunedì 10 gennaio 2011

Tutto l'amore che ho

considerando che l’amore non ha prezzo
sono disposto a tutto per averne un pò
considerando che l’amore non ha prezzo
lo pagherò offrendo tutto l’amore
tutto l’amore che ho

Ho scoperto questa canzone di Jovanotti per caso e mi piace sempre di più. E torno a pensare all'amore. Forse perché non ce l'ho o forse perché ne ho talmente tanto che le persone che amo già non bastano a prenderlo tutto. Ma come dice la canzone io sono disposta a tutto per averne un po'. Ma tu cosa sei disposto a fare per avere un po' del mio? Evidentemente non lo vuoi il mio amore, altrimenti saresti già venuto a prenderlo. E io che sarei disposta a tutto per avere il tuo, come devo comportarmi con chi è disposto a tutto per avere il mio? Cosa posso mai rispondere ad una persona che piangendo mi prega di amarla, quando io stessa sto ancora piangendo per un altra che non ama me? E' terribile quando comprendi il dolore di un altro perché anche tu lo stai provando, e ti rendi conto che sei tu stessa a provocarlo in lui. Sono confusa come non mai e chi dovrebbe essere al mio fianco a farmi coraggio e a ricordarmi cosa è giusto e cosa non lo è, è lontano, in giro per il mondo, magari a piangere a sua volta per una persona che non sono io.


considerando che l’amore non ha prezzo
lo pagherò offrendo tutto l’amore che ho

sabato 1 gennaio 2011

Blueeyedboy

Ho iniziato l'anno iniziando a leggere un libro che mi ha regalato mia madre per Natale. E' un libro di Joanne Harris (l'autrice di "Chocolat" per intenderci) e si intitola "Il ragazzo con gli occhi blu". Ve lo segnalo perché è molto interessante il modo in cui è scritto. Il protagonista ,che è il ragazzo con gli occhi blu, scrive in prima persona dal suo blog ed è un assassino. Visto che anche noi scriviamo su un blog, la cosa potrebbe risultare più interessante del previsto. Non voglio anticipare tutto per chi deciderà di leggerlo e consiglio vivamente di leggerlo. Ma vi dico soltanto che lui ha fondato una sorta di club per i "cattivi ragazzi". Per lo meno sono arrivata fino a questo punto :) . Finora comunque promette bene. E poi si dice che ciò che si fa a capodanno si farà per tutto l'anno. Quindi il mio 2011 si prospetta all'insegna della buona lettura, per fortuna! Buon 2011 a tutti!