mercoledì 21 settembre 2011

Rossetto e cioccolato

Che sensazione di leggera follia
sta colorando l'anima mia
immaginando preparo il cuscino,
qualcuno, è gia nell'aria qualcuno
sorriso ingenuo e profumo...

A me piace cucinare e ancora di più mangiare. Figuriamoci se poi mi viene chiesto di cucinare per qualcuno di veramente speciale. Il massimo che io possa desiderare. Il dolce è già pronto in frigo e tutto l'occorrente per il cous cous mi aspetta in cucina per essere sminuzzato. L'agitazione cresce al passare delle ore e l'unica domanda che mi frulla in testa è questa: gli piacerà? Ma in realtà so già che qualunque cosa accada, dovesse anche esplodere la cucina con tutta la casa, mi dirà sicuramente che è buonissimo. E lo farà perché non importa cosa e come cucino, ma importa soltanto stare insieme, noi due...e mia madre. Beh, non si può mica volere tutto dalla vita, ci si accontenta di quello che passa il convento. Di certo non ho tutta questa fretta di mettermi ai fornelli. Verranno anche quei giorni e saranno tanti, quindi meglio non accelerare le cose. Ma come ogni prima volta, l'idea di questa cena un po' particolare mi fa stare su di giri e non vedo l'ora che si sieda lì, alla nostra tavola come se fosse la cosa più normale di questo mondo, come se ci fosse da sempre, come se già facesse parte della famiglia. E allora metto su il cd di Ornella Vanoni, mi rimbocco le maniche, mi metto all'opera e mi chiedo se non abbia questo sapore, la felicità.

Si fa così
per cominciare il gioco
e ci si mastica poco a poco
si fa così
è tutto apparecchiato
per il cuore e per il palato
sarà bello bellissimo travolgente
lasciarsi vivere totalmente
dolce dolcissimo e sconveniente
coi bei peccati succede sempre...