venerdì 28 ottobre 2011

Dicono che è vero

Dicono che è vero che quando si muore poi non ci si vede più
dicono che è vero che ogni grande amore
naufraga la sera davanti alla tv
dicono che è vero che ad ogni speranza
corrisponde stessa quantità di delusione


Per una torta che non esce, non si fanno più torte? Ne ho appena infornata la seconda della giornata, dopo che una è finita nella spazzatura per quanto era bruciata. Per un amore che finisce male, non si deve amare più? E perché? Ogni amore è diverso, ognuno ha la sua storia, i suoi tempi, le sue speranze e le sue delusioni. Perché smettere di credere nell'amore solo perché uno non è stato in grado di credere all'impossibile? Io ci credo ancora, sono pronta a corciarmi le maniche e a portare fino in fondo questo amore. Non voglio essere ragionevole, razionale e matura. Non voglio ascoltare chi non crede in noi perché io invece ci credo eccome. Dicono che non mi porterà da nessuna parte, eppure sono già molto più lontana di qualche mese fa. Dicono che non è la persona giusta per me, eppure mi rende ogni giorno una persona migliore. Dicono che mi sono accontentata, eppure sono mesi che io non piango più. Dicono che avrei potuto avere di meglio, eppure il mio cuore dice che io il meglio ce l'ho già. Non voglio arrendermi ancor prima di iniziare perché adesso, nonostante le discussioni, i litigi, i problemi, per chi non l'avesse ancora capito, io sono felice. Ci sono sempre i rimpianti, non lo nego, il passato non si cancella, è sempre lì a ricordarci cosa è stato. Ma è arrivato il momento di chiudere un capitolo, anche se con amarezza, ed aprirne un altro con tutto l'entusiasmo che solo un vero amore può dare. 

dicono che è vero sì ma anche fosse vero non sarebbe giustificazione
per non farlo più, per non farlo più 
non c'è montagna più alta di quella che non scalerò
non c'è scommessa più persa di quella che non giocherò

giovedì 20 ottobre 2011

Per tutte le donne

INADEGUATA

O troppo alta, o troppo bassa,
le dici magra, si sente grassa,
son tutte bionde, lei è corvina,
vanno le brune, diventa albina.
Troppo educata, piaccion volgari!
Troppo scosciata per le comari!
Sei troppo colta e preparata,
intelligente e qualificata,
il maschio è fragile, non lo umiliare,
se sei più brava non lo ostentare!
Sei solo bella ma non sai far niente,
guarda che oggi l'uomo è esigente,
l'aspetto fisico più non gli basta,
cita Alberoni e butta la pasta.
Troppi labbroni, non vanno più!
Troppo quel seno, buttalo giù!
Sbianca la pelle, che sia di luna!
Se non ti abbronzi, non sei nessuna!
L'estate prossima, con il cotone
tornan di moda i fianchi a pallone,
ma per l'inverno, la moda detta,
ci voglion forme da scolaretta.
Piedi piccini, occhi cangianti,
seni minuscoli, anzi giganti!
Alice assaggia, pilucca, tracanna,
prima è due metri poi è una spanna.
Alice pensa, poi si arrabbatta,
niente da fare, è sempre inadatta.
Alice morde, rosicchia, divora,
ma non si arrende, ci prova ancora.
Alice piange, trangugia, digiuna,
è tutte noi,
è se stessa,
è nessuna.


Per tutte le donne del mondo, che si sentono sempre e comunque inadeguate ma che nel loro essere piene di difetti, sono sempre così maledettamente perfette.

giovedì 6 ottobre 2011

Sognavo un amore stupido

Io sono un cartone animato vivente...per scelta. Ho deciso che tutte le volte che mi è possibile, voglio essere buffa, divertente, sciocca e voglio ridere. Ridere delle cose più semplici che possano esserci, ridere solo per il gusto di farlo. Perché altrimenti veniamo schiacciati dalle difficoltà e dalle cose tristi della vita. Non si può mica essere sempre seri, bisogna sapersi prendere in giro. Io sono felice di tutto quello che ho, di quest'amore gratuito che mi è stato concesso. Ho sempre desiderato un rapporto così, maturo, serio di quelli che la sera si fanno progetti, si pensa al futuro, si comincia a dar forma alla vita insieme che sarà come noi vogliamo che sia. Ma non nascondo che un po' sognavo un amore stupido, uno di quelli adolescenziali, imprudenti, totalmente con la testa tra le nuvole e i piedi sollevati da terra. Uno di quegli amori che non si preoccupano di niente e di nessuno, che non si giustificano, non perché non debbano farlo, ma perché non si rendono conto di doverlo fare. Uno di quegli amori da peluche e cuoricini, che ho sempre criticato e che mi hanno sempre dato il voltastomaco. Eppure non posso rinnegare il mio essere un cartone animato vivente e il mio vivere con un piede nella realtà e uno nella fantasia. Perché è in questo modo che ho imboccato la strada per staccare la mente dai problemi e dalle responsabilità ed essere davvero una persona felice. Non chiedo molto, soltanto di poter continuare a sognare...ancora per un pò.

Un buon waataaii a tutti!