martedì 15 novembre 2011

Briciole

Raccatto briciole. Da quando mi sveglio al mattino a quando i miei occhi si chiudono, ormai sempre a notte inoltrata, io raccatto briciole. Dieci minuti la mattina, dodici se sono fortunata. Briciole. Sono sempre la prima ad uscire dall'aula, più sono veloce più riesco a guadagnare minuti a pranzo. Briciole. Stai attenta, vigile, sempre pronta. Tieni d'occhio l'orologio, il cellulare sempre accanto. Non puoi farti scappare l'occasione, potrebbero esserci altre briciole in arrivo quando meno te le aspetti. Non ti addormentare, potresti non accorgertene. Un messaggio inaspettato, una mail insperata, la sua voce al tuo fianco quando cerchi di concentrarti per cantare bene. Briciole. La sua mano nella tua, le dita intrecciate nel buio della sera con il rumore della strada in sottofondo. Briciole. Sono avida di questi momenti, io sono una persona avida di briciole. Camminare ad un metro di distanza, sai c'è tanta gente, meglio evitare. Ancora briciole. Parlare ore e ore di cose che non capisci soltanto per poterti addormentare con la sua voce in testa. Briciole, solo briciole, nient'altro che briciole. E' così facile per me voler bene ad una persona, che mi chiedo perché sia tanto difficile voler bene a me.

mercoledì 2 novembre 2011

Basterebbe un caminetto

Guardo la fiamma leggera che corre verso l'alto, ascolto il legno di pino che scoppietta, sento il profumo della buccia del mandarino che brucia. Casa. D'inverno per me la casa è il camino e il fuoco sempre acceso. Sembra una cosa banale, eppure ritrovarsi seduti tutti intorno al caminetto fa fermare il tempo e mi porta in un mondo fatato. Adoro le pubblicità ( sì, lo confesso) e mi verrebbe da dire: dove c'è un camino, c'è casa. E forse mi ero illusa che sarebbe stato sufficiente un camino per farmi sentire bene in una casa non mia. Errore. Ho corso troppo. E' ancora presto, anche soltanto per immaginarlo. Ho ancora bisogno della mia, di casa e della mia, di famiglia. Sì, il fuoco scalda e riscalda. Ma non basta ancora per fare di me e di te, un noi. Siamo ancora soltanto io e te, te ed io. E' già tanto, in così poco tempo. E allora sai che ti dico? Prendo un bel mandarino con le foglie (che profumano di più quando bruciano), mi siedo accanto al cammino, mi scaldo le mani e aspetto. Ci sarà questo tempo anche per noi, un giorno.