mercoledì 15 dicembre 2010

Perché?

Perché aspetto con trepidazione la fine della giornata per tornare a casa e poter parlare con te? Perché con te riesco a scherzare e a ridere? Perché quando parliamo sono felice e dimentico tutto? Perché sei così piena di vita anche quando sei stanca o qualcosa ti ha resa triste? Perché mi sento una bambina davanti a te e torno a quella pace dell'infanzia, a quell'innocente inconsapevolezza di quanto il mondo può, a volte, essere crudele? Perché, dopo essermi tormentata ore e ore per il caos che ho in testa, appena ti vedo sorridere non penso a quanto sia sbagliato tutto questo? Perché ti piace leggere come me e ti piacciono certe canzoni piuttosto che altre e la pensi in un certo modo che immancabilmente condivido? Perché sei intelligente e attenta? Perché bisogna sempre fare attenzione a ciò che si dice, a come lo si dice, a dire ma senza far capire? Perché riesco a sopportare tante parole cattive grazie alle nostre sdrammatizzazioni e grazie al fatto di poterle condividere con te? Perché sei arrivata così all'improvviso e in questo modo così irruente da far incrinare tutte le mie certezze?
La risposta è semplice: perché perché si scrive con l'accento acuto sulla e. :)

7 commenti:

  1. wahahahah xDD la fine è stupenda!
    l'accento sulla "e" la sbagliano quasi tutti ò_ò fa accapponare la pelle...
    ma hai fatto un post solo in onore del "perché"? °-°

    (gatta ci cova u.u )

    :P

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  2. Si in onore del perché, perché sbagliavo sempre a scriverlo finché "qualcuno" non mi ha fatto capire l'errore.
    Per il resto...c'è chi capirà ;)

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  3. bravo questo "qualcuno" u.u stimo!

    non indago oltre allora XD

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  4. Per me che ti conosco bene le tue parole qualunque esse siano dicono sempre qualcosa. Il destino ha voluto così. Spero sempre nel tuo successo e nelle soddisfazioni che la vita "deve per forza darti".

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  5. Il destino è stato abbastanza crudele con noi. Non è quello che pensi. Leggi bene e con calma, stai attento agli aggettivi, a come terminano le parole. Qui non si tratta di destino. Si tratta di essere consapevole che non potrò mai sostituirti con nessun altro, perché non troverò mai "un ragazzo come te".
    Spero che sei felice in questo momento e che lo sarai sempre come meriti. Ti porto sempre nel cuore. Grazie...

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  6. Tecniche di sopravvivenza, regola n. 12: ritagliarsi uno spazio in cui essere scemi. O per dirla meglio, un luogo e momento della giornata per la leggerezza, per non prendere per forza le cose sul serio, anche perché vedere tutto in prospettiva aiuta a fare quell'operazione tanto difficile che chiamasi relativizzare :P Per me quello spazio è fuori dalla porta della mia stanza, ed avere una complice è la cosa migliore :)
    In tutto ciò, stai attenta che in francese gli accenti sono mooooolto peggio! :D

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  7. Ma tu mi conosci lo sai...sono sempre un po' scema :) E quest'anno va molto megliooooo. Sono più brava a relativizzare.
    Per gli accenti francesi...temo che avrò bisogno di aiuto il prossimo semestre ;)

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