sabato 5 marzo 2011

Bruxelles

Bruxelles è l'opposto di quello che avevo immaginato. Mi aspettavo una città discreta, non molto grande, fredda, grigia e circoscritta alle sedi delle Istituzioni europee. Ho trovato una città dinamica, viva, brulicante di gente di ogni razza e di ogni età, traboccante di opportunità, intrisa di arte, immersa nel passato e tesa verso il futuro. Merito, o colpa, della presenza del sole sopra di noi, Bruxelles ha tutte le carte per essere una città davvero solare. La nostra visita è stata breve ma intensa. E' bastato un giorno per farmi innamorare di questa capitale del nord, completamente rapita dalla vivacità di una città così lontana dall'allegra superficialità italiana. Ero partita con l'idea di fare una gita di due giorni, senza troppe aspettative. Ma Bruxelles, con i suoi palazzi reali barocchi e opulenti e i nuovi edifici in vetro e acciaio che ospitano  "l'Europa", mi ha completamente folgorata, affascinata e un po' disorientata, lasciandomi in bocca la curiosità di scoprire ogni vicolo del suo cuore pulsante. Quando vaghi nelle immense stanze della Commissione europea, dal primo al tredicesimo piano, hai l'impressione che tutte quelle persone stiano lavorando anche per te, che lì davvero qualcuno sta cercando di fare qualcosa per rendere migliore la vita di tutti noi, nel rispetto delle diversità delle culture europee. Quando invece passeggi disorientato sull'acciottolato delle strade del centro, ammaliato dal risplendere dell'oro delle chiese e dei palazzi sotto la luce del sole, risucchiato dal vortice delle voci che parlano in decine di lingue diverse, senti che anche tu, nonostante così piccolo e insignificante, potrai costruire qualcosa di grande e trovare un ruolo in quella fantastica città. Perché Bruxelles mi ha dato l'idea di perdonare tutto, perfino il nostro essere così esageratamente italiani. E' pronta ad allargare le sue braccia, ad accoglierti, a prendere il tuo bagaglio di insicurezze, colpe, aspettative, segreti e speranze, e a farti partecipe di quelli degli altri; è pronta a consolarti di tutte le tue pene e i tuoi dolori e a darti gratuitamente l'opportunità di dimostrare che non sei peggiore di altri, ma che anche tu invece potrai un giorno contribuire a rendere il mondo un posto migliore. E allora prendo la mia valigia, piena di gratitudine, di entusiasmo e confusione, mi volto a guardare il sole che tramonta sul Parlamento europeo e saluto Bruxelles, promettendole di tornare presto a vivere con lei.

4 commenti:

  1. non ho mai girato per l'Europa... mi hai fatto venire la curiosità di vedere Bruxelles!! *__*
    in quanti siete andati? :D

    RispondiElimina
  2. Credimi davvero mi ha fatto innamorare! E prima di partire ero convinta che fosse una città anonima, non troppo grande, con niente di particolare da vedere. Invece è proprio una bella città. Sono andata tramite l'Università, una sorta di viaggio premio. Eravamo 15 ragazzi più un professore :)
    Se hai l'occasione, fai un giro ;)

    RispondiElimina
  3. spero di trovare qualche offerta allora! avevate anche un itinerario da seguire? immagino non siate andati a caso x le strade di bruxelles :P
    questa sera magari mi metto a fare un po' di ricerche sulla città :D (sono una di quelle persone che prima di visitare un museo deve farsi una ricerca su tutti gli artisti esposti X°D )

    RispondiElimina
  4. Il nostro era una viaggio di istruzione finalizzato alle Istituzioni europee per gli studi che facciamo. Non avendo una guida, l'ultima mattinata prima di ripartire abbiamo girato molto a caso. Ho visto palazzi e chiese bellissime senza sapere neanche il loro nome. Da un lato così non mi piace perché non mi rimane nulla, ma forse è stato un bene perché le cose mi sono apparse davanti agli occhi all'improvviso e ho potuto immaginare io stessa la storia che c'è dietro ogni costruzione.
    Sarà uno stimolo a tornarci il prima possibile! Sono stata folgorata!

    RispondiElimina