lunedì 18 luglio 2011

Palloncini

 
Organizzare un matrimonio richiede un anno abbondante di preparativi che culminano nelle due settimane appena precedenti il grande giorno. Sono stata sommersa dagli impegni, dalla gente, dalle preoccupazioni e dal caldo. Certo non era il mio, di matrimonio, ma sentivo la responsabilità di far filare tutto liscio, neanche fosse stata colpa mia la non riuscita di qualche dettaglio che mia sorella sicuramente avrebbe notato. Credo di aver fatto tutto ciò che era in mio potere, credo di aver dato tutto ciò che era nelle mie possibilità, credo di esser rimasta nel giusto ruolo di sorella della sposa senza rubarle più di tanto la scena come invece pare che in Inghilterra sia di moda nelle nozze reali. Non mi sono fermata un attimo, ero una trottola impazzita. Nel ciclone dei preparativi ho coinvolto, nel bene e nel male, le persone a cui tengo di più, risucchiandole come un vortice incontenibile nelle "cose da fare" appositamente segnate da mia sorella in uno dei suoi mille elenchi e depennate tutte da poco, il tratto è ancora fresco. Tutto è già tornato in ordine, le luci si sono spente, è calato il sipario, il pubblico è andato via. E io mi ritrovo qui sul palco a guardare le tende rosse di questo teatro vuoto. Oggi è lunedì, bisogna trovare qualcosa da fare, per tenersi occupati, per riempire le giornate. Mi aggiro per casa senza una meta, non ho voglia di sentire altri pianti. Esco fuori in giardino, guardo l'arco ancora addobbato, sento ancora l'odore pungente della plastica dei palloncini ormai sgonfi e buttati lì in un angolo tra i fiocchi e i nastri. Sospiro. Questa sorta di apatia deve finire, ho metà armadio in più da riempire.

3 commenti:

  1. "Le feste di giorno so' proprio belle, ma hanno, come tutto del resto, il loro rovescio: il sole cala e le ombre dopo tanto calore di gente si fanno immense e pensi, pensi che c'è tutta la sera da passare, e la malinconia entra in punta di piedi come una ballerina triste."
    Dopo che gran parte delle vostre vite ha teso per tanto tempo a quel singolo giorno, c'è bisogno di uno spazio per la stanchezza... non preoccuparti, stai solo recuperando ;)

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  2. Beh metà armadio in più da riempire non è una cosa che riempirebbe di gioia una donna?? :)
    A proposito.. ma alla fine.. Francesca? Si chiamava così? Insomma.. i capelli sei riuscita a sistemarli in tempo? È filato tutto liscio anche da quel lato lì? :)
    Ciao e buon week end!!!

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  3. @Puntaspilli: sì, hai ragione. Devo riposarmi e recuperare!
    @Andrea: i capelli alla fine, nonostante tutto, si sono comportati bene. Ma Francesca è un osso duro e non vuole sparire. Forse perché i miei capelli crescono alla velocità di un bradipo ;)

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