sabato 5 maggio 2012

Lo strano caso di Isabella

Isabella, ve la presento, è la cugina tedesca di Donatella, la padella. Anche Isabella è una padella italiana ma vive in Germania quindi parla molto bene il tedesco. Purtroppo però da italiana non riesce sempre ad integrarsi con gli stili di vita culinari dei tedeschi. E questo a volte, la fa bruciare. Ieri mattina mi sono svegliata come di consueto molto presto e ovviamente prima del resto della squadra. Sono scesa in cucina per prepararmi un bel caffè italiano ed è stato allora che l'ho vista. Isabella era lì, tra i piatti della cena, apparentemente lavata e asciugata ma piangeva. Mi sono avvicinata e inorridita ho visto che era coperta di macchie d'olio dappertutto, ben avvinghiate ai suoi bellissimi fianchi rotondi. Ho cercato di soffocare il mio grido di disperazione. Ma come si fa a trattare una padella in questo modo? Presa dalla rabbia mi sono messa a lavare di nuovo tutte le stoviglie, ad asciugarle e a riporle al sicuro sulle mensole. Ho lavato e rivalato Isabella sperando di riuscire a rimuovere tutte le incrostazioni. Se in quel momento avessi avuto uno dei campioni tra le mani, avrei potuto ucciderlo a calci. Ma fortunamente è andato tutto bene e sono riuscita a rimettere a nuovo Isabella. E quando i tre moschettieri sono scesi a fare colazione ridendo e cantando e salutandomi come al solito in un italiano tutto loro strizzandomi l'occhio, non ho avuto il coraggio di insultarli. Ho sorriso e come al solito ho offerto loro i miei biscotti. Li guardo mentre scherzano, si prendono in giro e giocano con il pallone in salotto come fossero dei bambini. E li perdono. In fondo mi fanno sentire a casa.

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