martedì 17 aprile 2012

E mi sento nuda...

Stasera è una splendida sera. E' una sera tranquilla, regna la pace. Dalle mie finestre senza tende guardo il cielo diventare sempre più nero al calare della notte. E mi sento nuda, come una stanza senza tende alle finestre. Essere arrivata qui è come essermi spogliata e adesso ho un nuovo vestito da cucirmi addosso. Mi sembra di avere tra le mani la possibilità di essere qualcun'altra, di costruirmi un'identità nuova, di essere quella che non sono mai stata. O forse questa è la possibilità di essere finalmente me stessa, di poter essere quella che sono, senza preoccuparmi dei giudizi degli altri, senza dover per forza mantenere un contegno. Qui posso ridere quando ne ho voglia, posso girare scalza per casa anche se so che poi i calzini li dovrò buttare. Qui posso piangere senza che nessuno me ne chieda il perché. Posso essere triste o felice senza che nessuno me ne chieda poi il conto. Mangio pasta alle cinque del pomeriggio, solo perché mi va. Faccio colazione alle 6 del mattino soltanto per sentire il rumore della città che si sveglia. Passeggio senza una meta senza temere di incontrare qualcuno che interrompa il silenzioso dialogo con me stessa. Esco senza giacca e non prendo l'ombrello quando piove perché a me piace bagnarmi sotto la pioggia e non c'è nessuno a dirmi che poi sicuramente mi ammalerò. E mi sento nuda di fronte a questo cielo che si scurisce. C'è un'unica stella lassù, forse addirittura non è una stella ma Venere, che sembra ridere a sentire me fremere nell'attesa di una nuova giornata qui, in questo posto dalle mille opportunità. Mi addormento pensando a cosa mi riserverà il domani e quale vestito mettere per l'occasione. Qui potrei tranquillamente indossare scarpe verdi sotto i jeans azzurri, potrei mettere la giacca rossa su pantaloni fucsia, potrei addirittura uscire in ciabatte. Nessuno se ne accorgerebbe. Qui a nessuno importa di che colore sei, qui puoi essere davvero del colore che vuoi. E allora guardo fuori dalla mia finestra senza tende e mi sento nuda di fronte al cielo ormai scuro. E mi sento nuda a pensare che in fondo, anche se così lontani, questo è lo stesso cielo che guardi anche tu.

4 commenti:

  1. La vita è comoda in una parentesi come quella. E' facile, inedita e sorprendente. Te la puoi prendere e godere tutta, sapendo che tutto il resto, quello che hai costruito, continui ad averlo e lo ritroverai. Magari, se ne avrai voglia, potrai portarti indietro in valigia qualche cambiamento da fare, qualche libertà in più. :)

    RispondiElimina
  2. Forse è proprio il pensiero che ritroverò tutto e ritroverò tutto esattamente come l'ho lasciato, che mi fa vivere ancora di più questa parentesi. E forse comincio a viverla troppo...

    RispondiElimina
  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  4. Devi solo capire se quello che ritrovi ti sta bene esattamente com'era, o se vederlo da più lontano ti ha suggerito qualche cambiamento che ti renda più felice. Viaggiare e sapersi muovere serve anche a questo. In fondo, serve a costruirsi una vita che ci somigli di più.

    RispondiElimina