sabato 16 aprile 2011

E' finita l'attesa

Scioglierò questa neve,
questo inverno sarà lieve
e il mio amore mi ringrazierà.

Chi mi conosce sa che non riesco a stare ferma. Devo avere sempre mille cose da fare, mille pensieri in testa, altrimenti impazzisco. Sto bene solo quando ho la giornata piena, quando non mi fermo un minuto. Cerco sempre di tenermi occupata e anche quando dormo sto sempre in movimento. Mi giro e mi rigiro e anche la mia mente viaggia velocissima. A volte forse troppo, tanto che capita di svegliarmi per quanto stavo pensando! Con queste premesse, capirete che il verbo “aspettare” non fa parte del mio vocabolario. Ma nella vita capita di dover aspettare, volenti o nolenti. E ci sono situazioni che ti mettono inevitabilmente di fronte ad un'attesa che devi in un modo o nell'altro, accettare. E' stato sempre molto difficile mettermi lì, con le mani intrecciate sulle ginocchia, a fissare un punto indefinito all'orizzonte ed aspettare. Ci sono state occasioni in cui non ho resistito e ho cominciato a camminare su e giù per ingannare il tempo, o a battere i piedi al ritmo della mia trepidazione. E' successo però che, anche se sono stata paziente e sono riuscita a controllare il mio spirito ribelle, ho aspettato invano che il mondo si mettesse sottosopra. E' stata l'attesa più lunga, stancante, dolorosa e inutile della mia vita. Inutile? Per me non lo era allora e non la ritengo inutile neppure adesso. Però le cose cambiano, si cresce e si guarda il passato con occhi diversi. In generale sono una persona che si stanca subito delle cose e ha bisogno sempre di nuovi stimoli, ma nonostante gli errori commessi, sono in parte orgogliosa di me perché negli appuntamenti importanti della vita sono riuscita ad aspettare, a fermarmi un attimo a riflettere, a contare fino a dieci prima di lanciarmi da un palazzo di trenta piani senza paracadute. Forse è anche per questo motivo che per una volta non vengo punita per quello che ho fatto ma vengo ricompensata per ciò che non ho fatto. Forse è per questo motivo che adesso, finalmente, l'attesa è finita.


Anima semplice finirà,
questa tempesta di polvere.
Anima semplice volerà,
questa nerissima cenere.
Sarai per sempre l'altra metà,
dei miei milioni di cellule,
sempre per sempre l'altra metà
di quel che resta da vivere, da vivere...


4 commenti:

  1. Le attese... le attese ti rodono dentro, ti fanno perdere il sonno, ti indirizzano i pensieri... ci vuole auto-controllo, tantissimo auto-controllo.

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  2. Infatti non ho dormito molto quest'ultima settimana! Però ne sono uscita bene e adesso finalmente ho la giusta ricompensa ;)

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  3. Non ho commenti né sulla premessa, né sulla solita eccellente scelta della canzone :) Però mi manca qualcosa del contenuto, temo. A meno che tu non stia parlando del buco all'orecchio, ma mi sa di no ;)

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  4. Immaginavo ti piacessero queste canzoni. Comunque non si tratta dell'orecchino ;) che tra l'altro mi fa ancora un po' male. :)

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