martedì 23 novembre 2010

Da facebook a Harry Potter

Io faccio parte di quella categoria di persone che non seguono le mode del momento. Ma non per scelta, non perché mi piace fare la sostenuta o perché amo distinguermi dalla massa. Semplicemente perché i miei interessi sono diversi. Eppure tutti gli altri, riescono a farmi sentire una sorta di marziana, tutta verde e con le antenne. Quando, alla solita domanda: ma tu hai facebook?, rispondo di no, vedo dipingersi sul volto dell'altro un'espressione, prima di sgomento, poi di curiosità e alla fine mi trovo sempre di fronte una faccia da pesce lesso che prova pena per me. Oppure mi capita di non poter partecipare ad una conversazione perché l'argomento è: "tutto quello che abbiamo fatto per accaparrarci l'ultimo libro di Harry Potter". Proprio oggi, tirata in ballo in una divertente discussione sulle ore di fila per il biglietto dell'ultimo film della saga ormai famosissima, ho educatamente sviato dicendo di non avere la passione per quel genere di letteratura. Reazione: hanno tutti assunto un'espressione costernata, provando una gran pena per me e per tutti coloro che non sono stati risucchiati dal vortice del maghetto. Io non critico le scelte o le opinioni degli altri: de gustibus non disputandum est. Anzi, sono sempre pronta ed aperta a conoscere nuove cose e ad imparare dagli altri, a discutere senza partire dal presupposto: tanto non cambierò mai idea. Però non capisco perché devo essere considerata 'strana' solo perché mi piace guardare i vecchi film in bianco e nero; leggere quei libri che nessuno sognerebbe mai di acquistare, quelli nascosti negli angoli degli scaffali delle librerie, di quell'autore sconosciuto che parla di se stesso e scrive male; sfruttare la tecnologia ma fino ad un certo punto per paura di essere risucchiata in meccanismi troppo virtuali e disumanizzanti. E' da condannare così duramente chi come me vorrebbe ancora provare l'emozione di ricevere una lettera? Una lettera vera, di quelle che trovi nella buca della posta. Magari una lettera d'amore.

3 commenti:

  1. Ciao! Mi sembri una persona molto interessante, io non mi preoccuperei poi molto di essere giudicata "strana" dalla massa :)
    Per rispondere alla tua domanda, purtroppo devo deluderti: non c'è un significato nascosto dietro al nome VerdeMenta e nemmeno un riferimento letterario. Semplicemente, il verde è il mio colore preferito e mi piaceva il suono della parola verdementa :)
    Se continuerai a seguirmi ne sarò felice!

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  2. grazie :) sei molto carina. Il verde piace tanto anche a me...la mia stanza praticamente è immersa nel "verde". Ti continuerò a seguire certo, anche tu sembri una persona molto interessante :)

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  3. L'emozione di ricevere una lettera VERA (con tanto di timbro postale e affrancatura), come sostituirla? Specialmente con una banale e-mail... Più impersonale di così è difficile, quasi impossibile. Io sento ancora alcune amiche con carta e penna :) Sbirciare nella buca delle lettere e vedere il mio nome scritto da una calligrafia così familiare, aprire quel foglio bianco piegato, iniziare a leggere...

    Mi riempio sempre di un sacco di aspettative, curiosità a non finire! E terminato di leggere ho sempre un sorriso stampato, una penna già pronta in mano per rispondere e condividere le mie vicende.

    E comunque sono d'accordo con VerdeMenta :) non mi preoccuperei tanto di quello che dicono o fanno tutti gli altri :)

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