giovedì 18 novembre 2010

Quando il caso decide...

Un ragazzo come te,
ahi ahi che gli farei.
Un ragazzo che mi parli di domani
e non lascia sogni
e piange per me.
Con te, con te, con te,
io voglio vincere con te.
Per te, per te, per te
che voglio ridere è per te.

Come hai detto tu, è stato un caso, anzi una coincidenza di situazioni che hanno esaudito una mia preghiera costante: il poter risentire la tua voce profonda, il tuo ridere sguaiato, i tuoi silenzi carichi di rimprovero e i tuoi sospiri pieni d'amore. D'amore per me. Cosa assurda quanto vera. Solo una parola conosco per descrivere cosa è successo ieri: un miracolo. Il mio cuore si è spalancato e si è riempito di tutto l'amore che provo per te e che tu provi per me. Lo so. Anche se non lo dici. Mi fai arrabbiare. E non mi importa cosa sia giusto o meno fare, cosa sia meglio per me, per noi, come ci si debba comportare. Puoi ripeterlo mille volte, e mille volte il mio cuore ti darà la stessa risposta. Non esiste e non esisterà mai nessuno che si incastri così bene nella mia vita come hai fatto tu e continui a fare anche se non sei qui; non esiste e non esisterà mai niente di simile a quello che in tutto questo tempo abbiamo costruito giorno dopo giorno. Sì, forse le cose sarebbero più facili, anzi saranno più facili con altre persone e in altre situazioni. E te lo auguro. Ma nessun'altro amore sarà pari al nostro. Per questo non posso fare a meno di essere felice. Per averti sentito, per aver saputo che stai bene, che dopo tutto questo tempo non mi hai dimenticata, che il nostro sentimento è sempre lo stesso. Grazie della bellissima giornata e ricorda che io ti aspetto e ti aspetterò per sempre.

Un ragazzo come te...sprecato.

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