venerdì 12 novembre 2010

Un po' di miele...

Sentire la sveglia e avere la sensazione di aver dormito solo cinque minuti; uscire di casa quando fuori è ancora notte e c'è la nebbia; essere lontani da casa, lontani dal quel fuoco scoppiettante e consolatore del camino; ascoltare una canzone in bicicletta rubando l'attimo alla corsa contro il tempo mentre l'aria pungente ci colora di rosso il viso, di un rosso che non si riesce mai a nascondere del tutto; riflettere sulle parole sbagliate purtroppo dette e su quelle giuste mai pronunciate; pensare a quanto importante era quello che un tempo avevamo e che per colpa nostra non potremo più avere; rimanere disarmati di fronte alla capacità dei bambini di ridere e di regalare un sorriso proprio nel momento in cui se ne sente un bisogno assoluto; vedere dal di fuori un mondo che gira e sul quale non riusciamo a saltare; sentire sempre quella paura nello stomaco di fronte all'ineluttabile, di fronte a ciò che non possiamo cambiare; guardare le foglie ingiallite d'autunno cadere e ricoprire la strada come la tristezza vela i nostri occhi; essere stanchi a fine giornata senza la forza di reagire ed arrabbiarsi; avere sempre quel groppo alla gola e temere di scoppiare in lacrime per quella parola fredda ricevuta con indifferenza, leggerezza e non curanza da chi ci sta a cuore; provare la sensazione di essere trasparenti, invisibili, di non avere un compito in questa vita. Pensare tutto questo e sorridere. Sorridere quando aprendo la finestra vediamo il sole; sorridere quando sentiamo il suono delle campane la domenica mattina; sorridere quando entrando in cucina ci investe l'aroma del caffè; sorridere quando fuori piove e noi siamo al caldo della solita coperta ormai consumata; sorridere perchè nonostante tutto amiamo la vita, la nostra vita così com'è.

Le parole d’amore non dette
ci vuole il coraggio di dirle
e poi che non vale la pena
di essere soli e delusi.
Mai.

2 commenti:

  1. In una realtà come la nostra sono più i momenti in cui è lo sconforto ad esserci compagno. Ci tormenta senza sosta, solerte nella sua opera, ossessivo e quasi diabolico. Ciò che di più brutto esiste oggigiorno (e non solo) è la corsa agli obiettivi, il tentativo di aggradare chi ci sta a cuore o persone a cui (in un certo qual modo) teniamo. A volte non siamo ricambiati, altre non siamo compresi. Ci basterebbe un sorriso, una parola gentile, nulla più. Eppure molte volte non ci arriva niente. E' una società che ci biasima, che impone la competizione, la rigidità negli schemi, che non ci lascia il tempo di fare un bel respiro e di renderci conto che siamo noi ad essere al centro della nostra vita, che dovremmo regalarci più momenti dedicati solo a noi stessi, momenti che ci liberano da tutti quegli obblighi che percepiamo verso gli altri.
    A volte ci sentiamo addirittura egoisti a pensare di prenderci una pausa da loro. Tuttavia quando finalmente arriva quella scintilla, quando le piccolezze quotidiane di cui parlavi riescono ancora a colpirci e strapparci un sorriso, ci rendiamo finalmente conto di quanto sia bello quello che già abbiamo. Siamo in pace con il mondo intero e soprattutto con noi stessi... Basta proprio quell'attimo per darci la carica per tutto quello che seguirà e per farci amare la vita! :)

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  2. E' vero, hai proprio ragione. Molte persone hanno perso la capacità di sorridere ed è una cosa triste, a prescindere dal fatto che a noi fa male non riceverlo. E molto spesso sono persone impossibile da aiutare, trincerate nella loro convinzione che il loro stile di vita è quello vincente. Ma credo che la vita sia troppo breve per sprecarla ad essere infelici. Stamattina c'è il sole dopo un diluvio pazzesco..la giornata è iniziata con il piede giusto! :) buona giornata a te e grazie

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